Europa,  Idee per una gita fuori porta,  Italia,  MEDIO ORIENTE,  Parchi e giardini,  Roma,  Trekking

Sentiero degli Etruschi “Le cascate” di Cerveteri

Desiderate immergervi nella natura selvaggia senza allontanarvi troppo da Roma? Se è così, il Sentiero degli Etruschi di Cerveteri con le sue meravigliose cascate è il luogo giusto per voi. Si tratta di un percorso ad anello di circa 11 km che vi consentirà di vivere a tutti gli effetti un’avventura in un luogo affascinante e misterioso. Natura, geologia e storia si intrecciano in uno scenario straordinario: avvolti dalla fitta vegetazione, dovrete scendere in un profondo canyon scavato dal lento scorrere di un torrente che ha creato qua e là ruscelli, laghetti dove immergersi ed imponenti cascate. In alcuni punti dovrete anche guadare il torrente, camminando su enormi massi di lava, frutto dell’antica attività del vulcano Sabatino. Il luogo ha, inoltre, un grande valore storico e archeologico. Nelle vicinanze del rigoglioso bosco, gli Etruschi avevano fondato l’antica città di Caere e poco distante da essa “la Città dei morti”. Pensate, infatti, che solo a poche centinaia di metri si trova l’ingresso alla “Necropoli della Banditaccia”, patrimonio mondiale dell’Umanità dal 2004. Sono circa ventimila tumuli scavati completamente nella roccia, di cui solo un decimo visitabili (ma sono più che sufficienti)! Un prezioso lascito che ci ha consentito di conoscere un po’ di più questo misterioso quanto evoluto popolo. Siete pronti per l’avventura?

La passeggiata è adatta a tutti e non presenta alcun tipo di difficoltà anche se il sentiero da seguire non sempre risulta chiaro, ma non preoccupatevi perché è impossibile perdersi. Volendo, potete rendere la passeggiata più lunga arrivando al piccolo borgo di Castel Giuliano per visitare Palazzo Patrizi con gli annessi giardini (io non sono riuscita a visitarlo e mi è stato detto che è necessario prenotare preventivamente). Sono indispensabili gli scarponi da trekking perché in alcuni punti si guada il torrente e con la scarpa inadatta rischiereste di bagnarvi e di scivolare.

Come arrivare

Andate a Cerveteri e parcheggiate nel piazzale del Cimitero nuovo. Proprio in questo punto c’è l’ingresso al sentiero segnalato con un grande pannello che fornisce anche indicazioni sul percorso.

La parte iniziale è su una strada sterrata da cui avrete una bellissima vista sulle colline circostanti che a maggio sono ricolme di una miriade di fiori spontanei: margherite bianche e gialle, papaveri ed un’infinità di fiori violacei che si perdono a vista d’occhio. Un incanto!

Dopo questo primo tratto, il paesaggio cambia repentinamente. Ci si inoltra all’interno di una forra ombrosa, scavata da un torrente che, con il suo impervio e sinuoso corso, ha generato una serie di ruscelli, rivoli e ben cinque cascate caratterizzate da piccoli laghetti dove potersi rinfrescare quando fa molto caldo. All’interno della forra la luce del sole filtra in diagonale attraverso i rami degli alberi. Intorno a voi la fitta boscaglia. L’atmosfera è fiabesca! La meta principale dell’intero percorso è la Cascata della Mola che si getta da una parete rocciosa alta ben trenta metri generando un piccolo laghetto. Lo spettacolo che si offre davanti ai vostri occhi è di una bellezza mozzafiato.

L’imponente cascata può essere osservata anche dall’alto, proprio nel punto in cui l’acqua fa il suo salto nel vuoto. In alto potrete ammirare i grossi massi di origine vulcanica attraverso cui l’acqua si insinua, un ponte diroccato e soprattutto osservare le persone minuscole in basso. Affaccio non consigliato a chi soffre di vertigine! Superando il ponte potrete fare l’ultimo tratto del percorso ad anello che vi riporta al punto di partenza.

Ma le meraviglie del percorso non si esauriscono qui! Molto bella è la cascata “Braccio di mare” che, prima di gettarsi in un ampio laghetto in cui potrete immergervi, attraversa un sinuoso percorso tra grossi massi di origini lavica originati milioni d’anni fa dall’attività del complesso vulcanico sabatino. Per intenderci è lo stesso vulcano da cui si è originato il lago di Bracciano. Lungo il percorso sono visibili anche i ruderi di un’antica ferriera di proprietà dello Stato pontificio: nel 1600 il ferro estratto sull’Isola dell’Elba, veniva caricato su navi e trasportato prima nel Porto di Ladispoli e poi in questa ferriera per essere lavorato.

Cosa vedere nei dintorni

La Necropoli della Banditaccia

Circa 20.000 tombe a tumulo scavate nella roccia sia all’esterno che all’interno. Patrimonio Unesco dal 2004 rappresenta il massimo esempio di architettura funeraria etrusca. La zona visitabile è un decimo di tutta l’area interessata. In una di queste tombe fu rinvenuto in ben 400 frammenti il famoso “Sarcofago degli Sposi”, ricomposto e conservato nel Museo Etrusco di Villa Giulia a Roma. Credo sia la scultura più ammirata di tutto il museo.

Borgo medievale di Ceri

Grazioso borgo posto su un’altura tufacea. Mi ha colpito molto il giardino di Palazzo Torlonia con le mura merlate da cui ci si affaccia sulle valli intorno ed abbellito da numerose piante. Altro luogo meritevole è la Chiesa della Madonna di Ceri, situata nella piazza principale, al cui interno si trova un ciclo di affreschi del XII secolo raffiguranti scene dell’Antico Testamento.

Palo laziale

Piccola località di mare nota soprattutto per il Castello Odescalchi, affacciato sul mare e raggiungibile camminando sugli scogli. Il Castello appartiene tuttora alla famiglia Odescalchi e al suo interno organizzano cerimonie e matrimoni. Palo Laziale è altresì nota per essere stato l’ultimo luogo in cui Caravaggio sia stato visto vivo. Fu condotto qui come prigioniero ma dopo quel momento se ne sono perse le tracce e la sua morte rimane avvolta dal mistero. Ufficialmente sarebbe morto a Porto Ercole in Maremma ma non mancano documenti che attesterebbero che la sua morte sia avvenuta proprio qui.

Riserva naturale di Torre flavia

Tra Ladispoli e Cerveteri si trova la spiaggia di Torre Flavia così chiamata per la presenza dei ruderi di una Torre. Fu fatta costruire dagli Orsini nel 1500 sulle fondamenta di una torre medievale e di una ancor più preesistente villa romana. La zona è ricca di dune abbellite dalla presenza di palme. Sembra davvero un luogo esotico! Vicino vi è anche una palude che rappresenta l’habitat ideale di alcune specie di uccelli.

RISPONDI